martedì 4 giugno 2019

Dal Trauma al Dramma


Se consideriamo che  la parola “Trauma” deriva dal greco e significa ferita; e che la parola “Dramma” deriva sempre dal greco e anche dal latino “drama” ovvero  “agire”, “azione”, possiamo asserire che, per natura si parte da un trauma che si tende a reiterare, attraverso una messa in scena di azioni che ripetono quella prima ferita fino a “incapsularla” in uno schema cognitivo-emozionale che per legge di vibrazione, risonanza e attrazione, tende a co.creare attori e comparse di quel primo trauma, che a sua volta, drammatizzato, incapsulerà segni incisi nella memoria psico-fisica del soggetto, più o meno protagonista del trauma.

Nel 1967 Leonard Orr e  i suoi collaboratori, che nel frattempo si erano specializzati nel Rebirthing, arrivarono alla conclusione che non è l'acqua a  rievocare la vita intrauterina e la nascita ma il respiro circolare stesso, poiché anche “respirando” in questo modo, ma su un tappetino per terra o su un lettino, le persone rievocavano stralci di esperienze prenatali, perinatali e natali.

E’ la respirazione circolare nel suo processo energetico che scioglie e risana le drammatizzazione del trauma originario, primo dei quali la nascita. Da qui la scelta di Orr del nome Rebirthing. E da qui la sua sintesi: "Con la nascita cominciamo a respirare aria; questa è la novità fisica più importante della nascita. Fino ad allora, abbiamo ricevuto l’ossigeno tramite il cordone ombelicale e, secondo studi recenti, dal liquido amniotico tramite il quale riceviamo anche l’energia vitale. Quando usciamo dall’utero e ci viene tagliato il cordone ombelicale, dobbiamo quindi riuscire subito a respirare, o morire." Il libro del Rebirthing, p.22

Il rilassamento intenso del respiro circolare connesso del Rebirthing permette di recuperare non solo a livello cognitivo pensieri autolimitanti tali da trasformarli in pensieri potenzianti, ma fa sì che arrivino a uno stato di coscienza tale da essere integrati al livello comportamentale senza sforzo e senza imposizioni cognitive. Ovvero chi sperimenta con il rebirthing un dramma, rivivendolo e risentendolo, partendo con l’Intentus di risanare quel dramma a partire dal trauma originario da cui si è generato, si ritrova libero da quella catena di compulsioni emozionali devastanti e depotenzianti al proprio progetto evolutivo.

Attraverso la respirazione circolare connessa del Rebirthing i meccanismi di difesa scompaiono perché scompaiono le resistenze a non sentire quelle emozioni sepolte nella memoria psico-corporea.
 
 
TRATTO DAL CAPITOLO di Nicoletta Ferroni scritto con Alfonso Guizzardi:
 
 
Dal Rebirthing al BreathBalance® ovvero il respiro come porta dell’inconscio.
contenuto all'interno del volume: IL GRANDE LIBRO DI MEDICINA E PSICOLOGIA ENERGETICO-VIBRAZIONALE
 
 

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