Fino a un periodo abbastanza
recente, era molto in voga la denominazione trauma
di nascita per indicare la nascita come uscita e adattamento al mondo.
Successivamente nel corso degli
anni si è passati a una denominazione più dolce sostituendo la parola scenario a trauma. Questo cambiamento linguistico ha giocato un ruolo
liberatorio nella ricerca della biografia pre e neonatale di un individuo,
essendo l’energia emanata dalla parola trauma
indubbiamente più pesante e comunque evocativa di un evento doloroso.
E contestualmente la parola
scenario di nascita ha portato appunto in scena il periodo compreso tra il
pre-concepimento e la nascita stessa, che non possono essere distinti.
E’ molto
interessante portare anche un parallelo tra sviluppo fisico e animico del feto,
ma ancor prima forniamo un’importantissima informazione sul preconcepimento
secondo Bruce H.Lipton[1], “Gli
studi rivelano che, nei mesi precedenti il concepimento, i genitori agiscono
nei confronti dei figli come ingegneri genetici. Negli stadi finali della
maturazione dell’ovulo e dello spermatozoo, un processo denominato imprinting genomico regola l’attività di
specifici gruppi di geni che modelleranno il carattere del bambino che deve
ancora essere concepito. Le ricerche indicano che ciò che accade nella vita dei
genitori durante il processo di imprinting genomico ha una profonda influenza
sulla mente e sul corpo del bambino”[2].
*
nel periodo del pre-concepimento la coscienza
del futuro nascituro incontra la coscienza dei futuri genitori circa 3 mesi (di
tempo terrestre) prima del concepimento per cui al livello sottile è già nel
campo aurico dei futuri mamma e papà.
*
nel periodo del post-concepimento la coscienza
non sempre è radicata nell’utero della madre durante la gravidanza, soprattutto
nelle prime 12-14 settimane, i mesi, non a caso più delicati con il massimo
rischio di aborto. A volte la coscienza del nascituro si radica nel corpo della
madre al momento della nascita.
Nel mistero
del concepimento la coscienza umana al di là dello spazio e del tempo comincia
a stabilizzarsi e come ci ricorda Thomas
Verny[4], a
proposito di concepimento e vita intrauterina: “Fa differenza se siamo stati
concepiti nell’amore, nella fretta o nell’odio e se la madre ha deciso
intenzionalmente di concepire (…) In effetti, il grande peso delle prove
scientifiche emerse negli ultimi decenni suggerisce di rivalutare le capacità
mentali ed emozionali del feto prima della nascita (…) Gli studi dimostrano che
sveglio o addormentato, il feto è continuamente sintonizzato con ogni gesto,
pensiero ed emozione della madre. Sin dal momento del concepimento, l’esperienza
intrauterina modella il cervello e getta le basi della personalità, del
temperamento emozionale e del potere del pensiero più elevato.”[5]
Come possiamo riappropriarci
delle informazioni riguardo il nostro scenario di nascita? E soprattutto a che
serve diventarne consapevoli?
Esistono diverse tecniche che lo
permettono. Una di queste è il Rebirthing, che attraverso il respiro circolare
consapevole riporta alla luce memorie prenatali, perinatali e neonatali sepolte
nell’inconscio. Riportarle alla luce significa anche farle emergere per
liberarne il carico emozionale e permettere alla coscienza di processarle con
una nuova approccio emozionale.
La psicologia pre-peri-neonatale
spiega che qualsiasi memoria di queste fasi di vita crea nel nascituro - e nell’adulto
che diventerà - una serie di comportamenti con cui si affaccerà al mondo in un
certo modo e che saranno comportamenti diversi rispetto a un’altra persona che
ha vissuto altri tipi di concepimento, vita intrauterina e nascita.
Recuperare queste informazioni
inconsce aiuta quindi a trasformare alcuni comportamenti che non sentiamo
produttivi, o che addirittura potrebbero essere distruttivi, rispetto agli
obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere nella nostra vita.
Un’altra tecnica nata recentemente
che è finalizzata alla riscoperta di questi scenari è il BreathBalance®, in cui il respiro
cosciente e coerente, come porta di accesso all’Anima, permette di sentire cosa
accade nel corpo fisico, per poi ricreare equilibrio tra ciò che il corpo
somatizza e la mente nasconde.
Se il corpo mostra ciò che la
“mente” mente, il respiro cosciente e coerente del BreathBalance®, risolve nel corpo ciò che la mente
custodisce preziosamente nei suoi scantinati più ricchi.
Nicoletta Ferroni
www.breathbalance.it
[1] B.H.Lipton, biologo
cellulare, uno dei più grandi maestri viventi per aver integrato la scienza
medica convenzionale con la medicina alternativa e la guarigione spirituale.
[2] B.H.Lipton, La biologia delle credenze, Macro
edizioni, 2006, p.202.
[3] I nove scalini, cronaca di un’incarnazione, D.Givaudan, ed. Amrita.
[4] T.Verny, psichiatra,
fondatore e presidente Pre-perinatal Psychologhy Association North America.
[5] T.Verny, Pre-parenting:
Nurturing you child from Conception, in La
biologia delle credenze, op.cit., p. 202.