Nel primo articolo abbiamo introdotto un concetto fondamentale: la coscienza cristica non è una dottrina, ma una realtà interiore, un potenziale che ogni essere umano porta dentro di sé. Abbiamo parlato del fluido sacro – chiamato Cristos – che origina nel cervello e discende lungo la colonna vertebrale fino al plesso sacrale, dove attende il momento perfetto per essere risvegliato e risalire verso la sede dello spirito.
In questo secondo passo del nostro viaggio, approfondiremo il significato del viaggio di ritorno dell’olio, e come questo movimento interno sia alla base di tutti i miti religiosi e spirituali che parlano di crocifissione, morte e resurrezione. In particolare, ci soffermeremo sul ruolo della colonna vertebrale, delle ghiandole pineale e pituitaria, e sull’antico simbolismo nascosto dietro la figura di Cristo.
Il ponte tra corpo e spirito
La spina dorsale non è solo un supporto fisico: è un condotto sacro che connette la parte più bassa e terrena del nostro corpo con la parte più elevata, dove risiede la coscienza superiore. Le 33 vertebre della colonna non sono casuali: esse rappresentano i gradini di una scala, proprio come i 33 anni della vita terrena di Cristo simboleggiano un percorso di ascensione spirituale.
Quando l’olio sacro viene “attivato” – cioè quando si verifica l’allineamento lunare con il nostro segno solare di nascita – il fluido può iniziare a risalire. Ma perché ciò accada, è necessario uno stile di vita che lo permetta: astensione da comportamenti che lo disperdono (come l’eiaculazione o lo stress cronico), alimentazione sana, pensieri puri, meditazione e consapevolezza del ciclo naturale.
Man mano che il fluido ascende, la sua frequenza vibrazionale aumenta. Raggiunge prima il cuore (chakra del cuore), poi la gola (chakra della comunicazione), e infine entra nella zona della testa, attraversando le aree cerebrali che, nei testi antichi, venivano chiamate “i cieli”.
Ida e Pingala – Il matrimonio sacro dentro di noi
Nel sistema dei chakra indiani, l’energia viaggia attraverso due canali principali: Ida (femminile, magnetico) e Pingala (maschile, elettrico). Questi corrispondono ai due nervi principali che scorrono lungo la spina dorsale, avvolgendosi intorno al canale centrale chiamato Sushumna.
La ghiandola pineale è associata al Pingala, al miele, alla luce dorata e alla carica positiva. La pituitaria (ipofisi) invece si lega a Ida, al latte, alla dolcezza e alla carica magnetica. Il fluido sacro, salendo, attraversa queste due ghiandole e dà vita a ciò che le antiche culture chiamavano il bambino interiore o il Cristo interiore.
Questa nascita non è un evento fisico, ma spirituale: è l’unione delle polarità dentro di noi. Come Maria e Giuseppe generano Gesù, così il maschile e il femminile energetico si uniscono per dare vita alla coscienza cristica.
La croce e la crocifissione: simboli di trasformazione
Quando l’olio sacro raggiunge la parte più alta della colonna vertebrale – attraversando le 33 vertebre – si verifica un evento simbolico chiamato crocifissione. Questa non è una sofferenza fisica, ma la trasformazione della coscienza. L’ego, la mente inferiore, l’identificazione con la materia vengono “crocifissi”, cioè lasciati andare.
Il fluido sacro arriva al talamo ottico, un punto centrale del cervello chiamato anche la “luce del mondo”. Qui rimane in uno stato di quiete per due giorni e mezzo: è la “morte apparente” del Cristo, che riposa nella tomba prima della resurrezione.
Il talamo è collegato alla ghiandola pineale, il nostro terzo occhio, la sede della visione interiore. Quando il fluido sacro tocca questa parte del cervello, avviene una vera e propria illuminazione: la coscienza si espande, milioni di cellule cerebrali finora dormienti si riattivano, e l’individuo sperimenta un livello di percezione completamente nuovo.
Questa è la vera resurrezione. Non riguarda un ritorno alla vita fisica, ma un risveglio della vita spirituale. È la rinascita della parte divina in noi, della scintilla eterna che abbiamo sempre portato dentro, ma che spesso dimentichiamo.
Il potere è dentro di te
Molti, ancora oggi, aspettano un salvatore esterno, un Cristo che torni fisicamente per redimere l’umanità. Ma il messaggio profondo, che attraversa i secoli e le religioni, è un altro: Cristo è dentro di te. È la tua coscienza superiore, la tua parte eterna. È il tuo vero Sé.
Nel prossimo articolo, esploreremo come attivare questo processo nella pratica, attraverso l’osservazione dei cicli lunari, la purificazione del corpo e della mente, e l’elevazione dell’olio sacro per sperimentare il risveglio spirituale e la rigenerazione fisica.
“Se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà pieno di luce.” (Matteo 6:22)
N.F.
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