IO NON SONO UNA BRAVA MAESTRA
di Giusi TARTARO
Introduzione di Lucio Zinna
Lorusso Editore
10, 00 euro
Quando ho conosciuto Giusi, ho incontrato nei suoi occhi una luce avvolgente. Ancora non conoscevo la sua professione. Quando mi ha rivelato di essere una maestra, ho sentito immediatamente che mi trovavo di fronte a una maestra "speciale". Solo successivamente ho ricevuto questo suo libro e, leggendolo, ho trovato conferma di quello che avevo sentito guardandola negli occhi al nostro primo incontro.
Una maestra che ho sempre sognato per me, per i nostri figli, per i nostri nipoti.
Lascio alle sue parole il significato che aveva per me quella luce nei suoi occhi:
"Io non sono una brava maestra, perché non so ascoltare la mia donna-maestra spaventata. Ho paura dei miei tanti e diversi alunni, avidi di sguardi e di ascolto. Le loro parole non si lasciano afferrare facilmente, sono parole impastate di dolore, solitudine, rifiuti, violenza e paura. (...)
Ho piegato la loro avidità di sguardi e la volontà di essere comunque ascoltati. Io sono una maestra, non li voglio ascoltare, non mi voglio ascoltare, voglio essere ascoltata. Le mie parole sono quelle delle maestre: istruttive, moralistiche, a volte umilianti, ma educative e formative. (...) E così, grazie alla fiducia di queste maestre nell'opera bonificatrice del tempo, la vita in classe può trascorrere come prima, senza turbamenti e anomalie. Almeno in superficie." p.73-75
Giusi Tartaro ci racconta in questo volume la sua storia sin dai banchi di scuola in cui sedeva da piccola nella Sicilia degli anni Settanta. E grazie alla sua storia, da grande, divenuta maestra, ha fatto la scelta di diventare una maestra che si mette in discussione con se stessa, ascoltando le emozioni che prova nell'essere tutti i giorni al cospetto di bambini, ognuno con le proprie dinamiche personali e familiari, ma tutti con una grande dono da trasmettere ai loro insegnanti.
Citando Zinna, nella sua prefazione, "Aiutando i bambini-alunni a crescere e a costruirsi il loro futuro, la maestra-autrice ci svela come, attraverso un impietoso e onesto scavo interiore abbia potuto ritrovare se stessa, considerare il suo "un mestiere che mi ha reso libera e forte" e coltivare "il sogno di una scuola rinnovata, funzionale, efficiente". p.11
Un libro da leggere anche per "liberare" tutto ciò che nella nostra vita scolastica non sempre sembra aver funzionato.
Buona lettura!
Nicoletta Ferroni
Per conoscere le mie attività, sapere dove lavoro e cosa scrivo:
lunedì 8 ottobre 2012
giovedì 4 ottobre 2012
ll Reiki: un risveglio della propria essenza
"Il reiki è un risveglio della propria essenza, è amore e contatto con l'universo.
Ci riporta la consapevolezza del contatto naturale con il cosmo e con l'energia universale. Un incontro dimenticato, assopito, addormentato, che attraverso il Reiki ritrova la sua forza, la sua armonia.
Con il Reiki l'uomo prende contatto con quello che è realmente: un incontro di luce tra cielo e terra. Coglie la possibilità di essere, trasmettere, incontrare e donare luce.
Il Reiki non è uno strumento di guarigione, né uno strumento di salvezza, è semplicemente un contatto consapevole e "tenero" con l'energia di cui siamo fatti. (...)
Il Reiki non è altro che riscoprire se stessi, vivere la propria essenza, in contatto reale e totale con la propria luce.
La luce dell'amore dell'universo ci illumina per permettere che cielo e terra siano in comunione e dall'unione della loro energia e del loro amore, nasciamo noi, esseri di luce. Solo il fluire di questo amore dentro di noi ci fa sentire finalmente a casa, forti e amati. Lasciandosi portare dalla luce ad aprire il cuore, è possibile sentire la tenerezza e l'amore che è in ognuno di noi e ciò che il cuore dice, senza paura. (...)
Il connettersi con la maternità della vita che fa rifiorire l'essenza profonda di ogni cosa."
Tratto da "La via dell'autenticità" di B. Fresia, p.27-28
Ci riporta la consapevolezza del contatto naturale con il cosmo e con l'energia universale. Un incontro dimenticato, assopito, addormentato, che attraverso il Reiki ritrova la sua forza, la sua armonia.
Con il Reiki l'uomo prende contatto con quello che è realmente: un incontro di luce tra cielo e terra. Coglie la possibilità di essere, trasmettere, incontrare e donare luce.
Il Reiki non è uno strumento di guarigione, né uno strumento di salvezza, è semplicemente un contatto consapevole e "tenero" con l'energia di cui siamo fatti. (...)
Il Reiki non è altro che riscoprire se stessi, vivere la propria essenza, in contatto reale e totale con la propria luce.
La luce dell'amore dell'universo ci illumina per permettere che cielo e terra siano in comunione e dall'unione della loro energia e del loro amore, nasciamo noi, esseri di luce. Solo il fluire di questo amore dentro di noi ci fa sentire finalmente a casa, forti e amati. Lasciandosi portare dalla luce ad aprire il cuore, è possibile sentire la tenerezza e l'amore che è in ognuno di noi e ciò che il cuore dice, senza paura. (...)
Il connettersi con la maternità della vita che fa rifiorire l'essenza profonda di ogni cosa."
Tratto da "La via dell'autenticità" di B. Fresia, p.27-28
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