Quante volte ci è stato detto che tutto era frutto delle nostre proiezioni?
Quanto volte ci siamo sentiti incastrati in schemi famigliari ricreati all'interno di contesti estranei alla nostra famiglia, ma in cui tentavamo di ritrovare quelle figure con cui avevamo lasciato qualcosa di irrisolto da risolvere?
Spessissimo e non poche volte potremmo esserci sentiti intrappolati e con una visione fuori fuoco di quello che ci stava accadendo, laddove siamo diventati consapevoli di che tipo di proiezione avevamo giocato.
Ma tutti almeno una volta abbiamo sentito anche un minimo di piacere nel sentire che amavamo qualcuno come abbiamo amato nostra madre, nostro padre, o un figlio o un fratello.
Chi non ha mai cercato qualcuno di simile a qualcun altro della famiglia d'origine?
Anni, ormai secoli, di psicanalisi potrebbero spiegarci perché funzioniamo così.
Ma può bastare? O meglio risolviamo qualcosa nel sapere che funzioniamo così per un insieme di motivazioni psicologiche?
E se invece cambiassimo prospettiva?
Se invece cominciassimo a chiederci che cosa ne ricava l'Anima in una incarnazione che proietta le proprie ferite d'amore su fantasmi incarnati che sono "veri" solo ai nostri occhi?
E se l'Anima ci stesse dicendo di proiettare quel bisogno di guarire quella ferita su quella persona, non solo per guarire una ferita materna, paterna, ma perché l'Anima vuole guarire quella relazione con quell'altra Anima che non è in un'incarnazione su cui proiettiamo, ma è un'incarnazione su cui fissiamo una proiezione per sanare ben altro tra la nostra e la sua Anima?
In altri termini: e se le proiezioni fossero solo dei piccoli trailer di film lungometraggi ben più vasti?
Non legami con vite passate, né presenti, né future. Né tantomeno karma, né dharma.
Ma ricerche interdimensionali dell' Anima intesa come esperienza dello Spirito in un corpo fisico che, essendo appunto fisico, non può non vivere di proiezioni, ma può certamente rilassarsi sapendo che anche le proiezioni sono un'illusione di separazione.
Che tutti ricercano per Amore, solo per Amore guarigioni invisibili in ciò che sembra visibile.
E allora si finisce per guarire forse la propria famiglia d'origine, ma sicuramente sì la propria e forse altrui famiglia d'Anime.
Nicoletta Ferroni