LA
FUNZIONE nel piano ORIZZONTALE E LA FUNZIONE SACRA nel piano VERTICALE
Tuttavia spesso ci possiamo sentire inutili perché stiamo assolvendo a
una funzione che non è allineata con il nostro intento dell’anima, per cui
facciamo, diciamo, abbiamo senza avere chiarezza su quello che ci sta
accadendo.
Può accadere nelle relazioni a 2 ma anche nel collettivo per questo
entriamo facilmente in crisi su quello che viviamo.
Prima di incarnarci la nostra anima ha un intento che “anima” il
progetto animico nell’incarnazione. Il progetto animico si articola poi in
intenti orizzontali a partire dalla nostra nascita. Gli intenti possono essere:
l’intento di nascita, l’intento dell’infanzia, dell’adolescenza, dell’anno, del
mese, della settimana, del giorno. Possono essere intenti anche collettivi, non
solo personali. L’importante è che tutti gli intenti del progetto animico,
sulla scia dell’intento dell’anima, siamo il “carburante” che dona gioia di
vivere. Possiamo cambiare i nostri intenti del progetto animico, man mano che
ci accorgiamo che ci donano sempre più gioia di vivere. Difficilmente sentiamo
gioia se scegliamo intenti altrui solo per accontentare qualcuno. La nostra anima
per prima ci dirà che non funziona. E come lo fa? Sintonizzandoci sulla
scontentezza.
Tuttavia non possiamo cambiare la nostra funzione. Abbiamo una unica
funzione che va riscoperta per assolverla e per riconnetterla con gli svariati
intenti che possiamo scegliere continuamente in allineamento con l’intento
dell’anima.
Il gioco sta nel rendere più sacra, ovvero più divina possibile, la
nostra funzione attraverso l’onesta intercettazione del nostro intento
dell’anima. E una funzione diventa sacra quando è totalmente allineata
all’intento dell’anima. Solo allora diventa sacra e solo quando diventa sacra
può chiamarsi funzione dell’anima nell’incarnazione e quando è tale il progetto
animico è completato in totale allineamento con tutti gli intenti a partire dall’intento
dell’anima. Questa è la felicità pura in
cui tutto avviene al momento giusto, al posto giusto, con le persone giuste.
Se siamo sintonizzati con questo gioco di intenti, cogliamo l’attimo con
più semplicità.
Se siamo sconnessi, è più facile che non cogliamo l’attimo e continuiamo
a vivere rincorrendo sogni che non sono nostri.
Lo snodo sta nel sentire quanta gioia sentiamo nel fare ciò che facciamo
ogni istante della nostra vita.
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