Conobbi Alfonso Guizzardi un pomeriggio di Agosto del 2022, telefonicamente: mente sofisticata e molto colta, di corollario ad un animo semplice, ricercatore sincero e profondo di ciò che è il mistero tra l'incarnazione e la disincarnazione, tra ciò che appare e Ciò Che E'.
Uomo dalla voce delicata che delineava i Piani che la
sua coscienza attraversava abbandonandosi con sacralità al flusso della
Vita.
Anima divenuta consapevole che ciò che pare una fine,
in realtà, è nuovamente l'inizio di un ripetersi ciclico della nostra Eternità
e che niente come l'esperienza terrena permette la tangibilità delle emozioni,
piccole molecole che in noi rimangono registrate nella memoria senza fine,
permettendo la carnalità allo Spirito e la spiritualizzazione alla carne.
Alfonso ha avuto quella consapevolezza non troppo
comune che lo ha portato, nel giro di pochi mesi, ad un’ascensione nel suo ultimo passaggio,
essendo stato in grado di trascendere la contingenza per entrare in uno spazio
di affidamento e fiducia nell'Origine da cui tutti proveniamo.
Pennellate su di lui “La cura” e “E ti vengo a
cercare” di Battiato: preso dal vortice dell’Amore, veniva lenito,
tranquillizzato e protetto dalla sua Anima Che, peraltro, lo fortificava e lo
spingeva nella ricerca continua dell’Uno al di sopra del bene e del male, per essere un'immagine Divina di questa
realtà e così, avendo silenziato l’ego, Alfonso ha potuto veramente percorrere
le vie che portano all'Essenza.
Questa è la testimonianza concreta che Alfonso Guizzardi ci ha lasciato in eredità, questo è il vero e più grande miracolo che nell’incarnazione si possa compiere e come un vortice di Amore toccherà i cuori che lo leggeranno, perché la Scintilla accesa consapevolmente mai più si spegnerà ma diventerà punto di illuminazione affinché ogni Seme si ritrovi a essere un frammento del cuore di Dio come lui stesso sperimentò.
Roberta Albé
continua a p.133-134 del libro Una Goccia nell'Oceano, Ed. Sì
Nessun commento:
Posta un commento