Il modo in cui siamo stati allattati nei primi mesi di vita determina le modalità di ricerca dei due principali mezzi di sostentamento: cibo e denaro.
Negli anni Settanta molte donne furono istruite dai medici ad allattare i loro neonati a orario. Fu un'innovazione a quei tempi molto alternativa, considerato che quelle mamme, figlie degli anni Trenta-Quaranta, erano state allattate alla chiamata.
Si svilupparono così due correnti di mamme: quelle ligie alle nuove regole, le donne più all'avanguardia, che aprirono la strada alle madri successive degli anni Settanta-Ottanta.
Altre mamme, che cercarono di rispettare le nuove mode, ma al contempo, magari di nascosto, allattavano anche alla chiamata.
I bambini allattati a orario sviluppano da grandi un rapporto con il cibo e il denaro di questo tipo: "Mangio regolarmente ai pasti"; "Quando ho fame in orari diversi da quelli convenzionali, mi trattengo!; "Alla fine del mese ho bisogno della certezza di avere uno stipendio fisso, sicuro".
I bambini allattati alla chiamata, invece, da adulti mostrano maggior fiducia nei riguardi dei principali mezzi di sopravvivenza: "Mangio quando ne ho voglia"; "Comunque vadano le cose, sono sicuro che avrò sempre i soldi necessari per tutto"; "Preferisco fare il lavoro che mi piace e guadagnare quanto mi pare".
I bambini allattati a orario e alla chiamata diventano adulti che sviluppano questa visione: "Mangio ai pasti e anche quando ne ho vogliaa, preferibilmente quando sono da solo"; " Se ho una cifra mensile garantita, mi sento più tranquillo e creativo nel fare anche qualche altro lavoro che mi dia altro denaro".
Brano tratto dal libro "Il primo respiro", p.84, capitolo 14: Tetta fissa o tetta finta. I mezzi di sopravvivenza.
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