mercoledì 14 febbraio 2024

La Goccia nell'Oceano, il libro post-mortem di Alfonso Guizzardi (Conclusioni)

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Poiché l’apparato sensoriale dell’essere umano è limitato e quindi inadeguato a permettere di percepire la realtà al suo livello più profondo,  l’idea della morte come fine definitiva è insopportabile, perché la morte è impossibile. Non si può morire.

L’anima che trapassa non è il corpo. E’ la vita stessa. Non è materica ma spirituale. E diversamente dal corpo psico-fisico non si ammala.

Negli ultimi mesi di vita incarnata Alfonso si dedicava a profondissimi stati meditativi per cogliere quella sottile percezione di eternità della “Goccia nell’Oceano” che  non sempre riusciamo a cogliere nella frenesia della quotidianità.



Solo cambiando atteggiamento mentale ed emozionale, si approda alla certezza che non esiste mai la separazione a nessun livello, se non a occhi limitati a vedere ciò che credono di vedere. Fino all’apparizione dell’Eternità del Tutto.

Qualche giorno prima di fluire dal corpo fisico chiese ai medici quanto gli rimanesse ancora. Gli dissero: pochi giorni, forse ore. Lui cambiò gli ultimi paradigmi e insieme alla sua amata allungarono ancora i tempi di disincarnazione. Con sofferenza, ma con determinazione. D’altronde sin dalla nascita aveva avuto diverse occasioni in cui stava perdendo la vita: per malattie o per incidenti. Era esperto.

Chiunque di voi l’ha conosciuto sa che il Guizzardi era un audace rivoluzionario a caccia delle menzogne con cui l’umanità è stata irretita nei secoli dei secoli. Ma la sua funzione non era stata solo quella di andare incontro alla massa dormiente perché divenisse Massa Critica. Il suo intento era che divenisse Massa CriStica! 

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L'Amore immortale



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