sabato 6 gennaio 2024

E se il cancro fosse una strada verso Dio? (Testimonianza di Adele in "La Goccia nell'Oceano" di Alfonso Guizzardi)

Il primo ricordo di te che ha conquistato la mia fiducia di donna fragile, seppure medico scettico sulla psicoanalisi, è stato quando, la prima volta, mi sedetti nel tuo studio di Roma e ti chiesi sfidando non so se te o la mia sorte: perché mi sono ammalata di cancro?

Io che curo gli altri, io che mi credevo invincibile, un’eletta dal Signore con il dono di migliorare la qualità della vita del mio prossimo?

Alfonso mi rispose: perché invece non pensi che il cancro possa essere un’opportunità per te per evolverti spiritualmente e non come una cosa da combattere?

È bastato un attimo, un momento di silenzio affinché io mi fossi collegata a lui, mi avesse conquistata e mi avesse fatto sentire tutto ciò che di meravigliosamente semplice, profondo e pieno di amore sapesse donare Alfonso con una frase.

Una frase che ha cambiato la direzione della mia vita, E continua a cambiarla anche adesso seguendo il suo esempio quando aveva deciso di alleggerirsi cercando di vendere ciò che non riusciva più a gestire o che avrebbe determinato problemi alla donna da lui tanto amata.



Mi disse: alleggerisciti il più possibile Adele, starai molto meglio

Aveva ragione! La sua frase, con la quale mi stava facendo comprendere che stava lavorando sul distacco, ha determinato la mia volontà di scaricare zavorre come ricordi ingombranti e dolorosi, oggetti di famiglia in una casa dove ero ancora ospite.

Più buttavo via più mi sentivo leggera e di questo ti ringrazio, Alfonso.

Le ultime volte che ci siamo incontrati, me lo ripetesti con la voce affaticata, anche al telefono quando non ci vedevamo più ed il tuo messaggio era “sono contento del mio passaggio e della mia crescita in questa vita”.

Mi stava dicendo: Fai in modo di esserlo anche tu, non sprecare le occasioni per dare Amore e per riceverlo da qualsiasi Universo provenga.

Ci salutavamo facendo finta di nulla dandoci il prossimo appuntamento con il cuore più leggero perché magari ci eravamo confrontati sulle nostre esperienze extrasensoriali, sui miracoli di Luce, di Fede che ci hanno toccato con tutto il loro Amore.

Entrambi infatti siamo stati protagonisti di piccoli miracoli, di messaggi di Amore, dell’invisibile.

ADELE

(continua nel libro "Una Goccia nell'Oceano", ed. Sì, p. 205-206)

Fotografia di Daniela Bruss

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